La Melatonina è una molecola prodotta principalmente dalla ghiandola pineale (detta anche epifisi) ed è la sostanza chimica che lavora insieme al ritmo circadiano del corpo.
In sostanza, il ritmo circadiano è il nostro orologio biologico interno, che regola la sensazione di sonno, veglia e fame.
La ghiandola pineale si trova fra i due emisferi del cervello nella zona detta epitalamo, ha la forma di una piccola pigna e con l’avanzare dell’età tende a calcificarsi, producendo meno Melatonina. Per tali ragioni, spesso nelle persone più anziane, si hanno problemi di insonnia (in particolare dopo i 50 anni), mentre nei neonati si manifesta la difficoltà ad addormentarsi perché i livelli di Melatonina sono ancora bassi e raggiungono un livello ottimale verso i 3 anni di età.
La produzione della Melatonina è massima nella prima infanzia, ma diminuisce progressivamente dopo i 20 anni.
Oltre ai cicli circadiani la Melatonina ha un importante ruolo:
per rafforzare il sistema immunitario;
per aiutare il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare e della pressione sanguigna;
per aumentare l’energia fisica e innalzare la soglia di affaticamento;
per regolare la temperatura interna;
per sviluppare effetti antiossidanti sul corpo e sulla mente.
La melatonina aiuta a regolare la temperatura corporea, la pressione sanguigna e il livello di ormoni.
I livelli di melatonina iniziano ad aumentare quando fuori è buio, segnalando al corpo che è ora di andare a dormire.
Si lega anche ai recettori nel corpo e può aiutare a rilassarsi.
Per esempio, la melatonina si lega ai recettori nel cervello per aiutare a ridurre l’attività nervosa. Aiuta anche a ridurre i livelli di dopamina, un ormone che stimola la veglia.
Benché l’esatto funzionamento della melatonina non sia ancora chiaro, la ricerca suggerisce che i processi sopra descritti aiutino ad addormentarsi.
Ci sono molti fattori che possono causare bassi livelli di questo ormone di notte tra cui: - lo stress
- il fumo
- l’esposizione notturna ad una luce eccessiva (soprattutto se luce blu tipo schermi digitali)
- un’esposizione diurna insufficiente alla luce solare
- un lavoro a turni
- l’invecchiamento
Queste sono tutte variabili che influenzano la produzione di melatonina.
L’utilizzo di integratori di melatonina può aiutare a contrastare un livello naturale di questo ormone troppo basso e normalizzare l’orologio biologico.
MELATONINA e LIVELLI EMATICI
Dai monitoraggi sui livelli di melatonina presente nel corpo si è osservato che la maggiore quantità è presente nelle ore di buio e raggiunge il suo picco nelle ore centrali della notte. Al contrario, il livello di Melatonina si presenta molto basso durante le ore diurne.
Questo conferma il ruolo svolto da questa sostanza chimica endogena che viene sintetizzata dai pinealociti, ovvero dalle cellule dell’epifisi, che si mettono in attività quando manca lo stimolo dei fotorecettori della retina ad opera della luce.
Ci sono inoltre alimenti che contengono triptofano, un precursore della Serotonina (da cui deriva la Melatonina), che ne agevola la produzione. Il triptofano si trova nei cibi di origine vegetale ad alto contenuto proteico come legumi e semi. C’è però da dire che il contenuto di Melatonina nei cibi è tuttavia molto basso e ciò non è sufficiente a compensarne il fabbisogno giornaliero.
QUANDO E' NECESSARIO ASSUMERE MELATONINA
La Melatonina attualmente in commercio è presente come integratore nel dosaggio da 1mg, per tutti i dosaggi più elevati (5mg, 10mg, 25mg, 50mg, 100mg...) è possibile allestire in Farmacia preparazioni galeniche sotto forma di capsule o cartine su prescrizione del Medico di medicina generale o dello specialista.
La melatonina andrebbe assunta quando si hanno disturbi del sonno (es. sindrome da fase di sonno ritardata), problemi di jet lag, insonnia e depressione, però viene consigliata anche per diminuire gli effetti causati da astinenza da fumo, disturbi della menopausa, per aiutare chi soffre di emicranie, fibromialgia e di disturbi comportamentali in fase REM del sonno.
NOVITA'&RICERCA: recentissimi studi, ne hanno messo in evidenza l'azione ANTIRADICALICA ed ANTIAGING, legata alla regolazione ed alla protezione della sintesi del DNA nel nucleo cellulare; questa sua azione sembra suggerire la protezione dell'organismo nell'età giovanile. Negli USA ed INGHILTERRA viene infatti legata ed utilizzata in sinergia con gli ormoni bioidentici per il trattamento ed il rallentamento delle patologie legate all'invecchiamento cellulare. Gli studi a riguardo procedono e noi continueremo ad approfondirli. #staytuned
Si sconsiglia l’uso in soggetti con epilessia, asma, disturbi psichiatrici, malattie del sistema immunitario, donne in gravidanza o allattamento, bambini.
Per Trattamenti mirati e prolungati si consiglia di rivolgersi al Medico o al vostro Farmacista di fiducia... se non lo aveste i nostri Farmacisti sono a vostra completa disposizione per rispondere a tutte le vostre domande!!
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